SAL DA VINCI ED ERNESTO LAMA: UNA LUNGA STORIA D’AMORE TRA MUSICA E TEATRO

In un teatro da “tutto esaurito” Sal Da Vinci non delude le aspettative del pubblico per il settimo
appuntamento della decima stagione teatrale del De Filippo di Agropoli, diretto da Pierluigi Iorio.


Sal Da Vinci stories è una storia tra le storie, dove ogni elemento sta al posto giusto. La formula è
semplice ma efficace grazie alla bravura dei protagonisti. Per raccontare il suo viaggio nella musica, Sal Da
Vinci sceglie di farsi accompagnare da un “manager” d’eccezione: Ernesto Lama. In scena si crea subito il
ritmo grazie alla bravura dell’attore che, pur mantenendo il ruolo di spalla, mostra a tutti cos’è il teatro.


Sal da Vinci è bravo a stare al gioco di quel manager fuori dal comune che, in modo ironico, mette in
discussione la vita e le scelte del lungo viaggio del cantante. È uno stratagemma sottile con cui i
protagonisti possono esprimere al massimo il proprio potenziale.


La scenografia di Roberto Crea valorizza questo gioco delle parti. Sal da Vinci si è rintanato nella cantina di
casa insieme ai suoi fidati musicisti. È da lì che parte la sua storia, un viaggio tra i ricordi, da quel lontano 1969. Ernesto Lama cerca di distoglierlo dai pensieri, lo invita all’azione, a cambiare rotta, a modernizzarsi.

Nello scambio serrato di battute tra i due viene delineato un quadro dell’attuale mondo musicale. Sal Da
Vinci è il sognatore, ha fatto del suo talento una professione con sacrificio, passione e molta gavetta.
Ernesto Lama è la voce della modernità, quel “Lucignolo” dell’anima che vorrebbe fargli cambiare rotta,
mostrandogli i “benefici” del nuovo mondo.


Con intelligente ironia, in due ore di spettacolo, tra canzoni e dialoghi, vengono affrontati i temi cardine di
questa epoca come la gestione spasmodica dei social, i testi intrisi di violenza per avere più seguaci, la
mancanza di preparazione artistica e il sempre più frequente utilizzo dell’auto-tune.
In questo mondo così tecnologico e cinico davvero non c’è più spazio per i sognatori? La risposta è data da
uno spettacolo che non annoia mai, in cui la voce di Sal da Vinci si intreccia alla bravura in scena di Ernesto
Lama, creando un’atmosfera di festa grazie anche alla preziosa presenza della band, composta da: Christian Capasso, Antonio Mambelli, Gianluca Mirra, Maurizio Fiordiliso, Giuseppe Fiscale e Sasà Piedepalumbo.


Sal Da vinci stories è il racconto di un ritorno al passato che guarda al futuro, qualcosa di inaspettato che
non segue nessuna regola di mercato, come quel testo che, per tutto lo spettacolo, Sal Da Vinci cerca di
proporre al suo manager. Più volte le parole della canzone vengono derise e non approvate da quel “Lucignolo” dello show business, finché il pubblico non si lascia andare sulle note di Rossetto e Caffè che “passione, dolore e follia” hanno generato in questa lunga estate italiana. E, dunque, c’è ancora speranza per i sognatori?